Lead nurturing: che cos’è e come creare una strategia efficace

Condividi su:

lead nurturing

Indice

Generare nuovi contatti, nel contesto B2B e non solo, non è sufficiente: è fondamentale anche saperli coltivare nel tempo. Ecco perché il lead nurturing rappresenta un’attività strategica per tutte quelle aziende che vogliono trasformare semplici contatti in reali opportunità commerciali. 

In questo articolo approfondiremo il significato del lead nurturing, i suoi obiettivi principali e i passaggi chiave per costruire una strategia efficace, con esempi pratici e consigli operativi.

L’89,6% dei marketers B2B usa LinkedIn per la lead generation, il 71,3% ottiene risultati

Inizia ora a generare clienti su LinkedIn anche tu:

Che cos’è il lead nurturing e quali sono i suoi obiettivi

Il lead nurturing è il processo attraverso cui un’azienda sviluppa una relazione con potenziali clienti che non sono ancora pronti per acquistare, accompagnandoli lungo il funnel di vendita fino alla decisione finale. È un’attività fondamentale soprattutto nel B2B, dove i cicli di vendita sono più lunghi e coinvolgono diversi stakeholder.

L’obiettivo principale è duplice: da un lato educare e informare il lead con contenuti pertinenti e utili in base alla sua fase nel buyer’s journey; dall’altro, costruire una relazione di fiducia, posizionandosi come punto di riferimento autorevole e credibile. 

Una buona strategia di lead nurturing consente di aumentare il tasso di conversione da MQL (Marketing Qualified Lead) a SQL (Sales Qualified Lead), ridurre i tempi del ciclo di vendita, migliorare l’efficienza dei team commerciali e massimizzare il ritorno sugli investimenti.

Leggi anche: Brand awareness: che cos’è e come fare per aumentarla

Come creare una strategia di lead nurturing efficace

Costruire una strategia di lead nurturing richiede metodo, coerenza e una conoscenza profonda del proprio pubblico. Vediamo i passaggi fondamentali.

1. Mappare il buyer journey

Il primo passo consiste nel comprendere il percorso decisionale che il potenziale cliente compie prima di acquistare. Solitamente, questo percorso si articola in tre fasi: una fase iniziale di awareness, in cui il lead prende coscienza di un problema; una fase di consideration, nella quale valuta le possibili soluzioni; e infine la fase di decisione, che culmina nella scelta del fornitore. Ogni fase richiede contenuti e messaggi specifici per guidare il lead in modo fluido e coerente verso l’acquisto.

2. Segmentare il database

Per essere efficace, una strategia di lead nurturing deve rivolgersi alle persone giuste con messaggi rilevanti. Segmentare il database in base a criteri come il settore di appartenenza, il ruolo aziendale, la fase del funnel in cui si trova il lead o i comportamenti digitali è essenziale per attivare flussi di nurturing personalizzati e contestuali. Questa segmentazione consente di creare esperienze più mirate e di aumentare l’efficacia complessiva della comunicazione.

Leggi anche: Agenzia di inbound marketing: che cos’è e perché ti serve

3. Creare contenuti ad alto valore

Il cuore del lead nurturing è rappresentato dai contenuti. Questi devono essere informativi, rilevanti e coerenti con la fase del funnel in cui si trova il lead. Nella fase di awareness, è utile proporre materiali introduttivi come articoli o guide che aiutino a comprendere meglio il problema. Durante la fase di consideration, diventano fondamentali contenuti più approfonditi, come white paper, webinar o case study. Quando il lead è prossimo alla decisione, è utile offrirgli strumenti come demo, consulenze gratuite o offerte personalizzate. Ogni contenuto deve accompagnare il lead con gradualità e valore, costruendo fiducia e interesse autentico.

4. Automatizzare i flussi di contatto

L’automazione rappresenta un potente alleato per il nurturing. Grazie a piattaforme di marketing automation, è possibile creare sequenze di email, messaggi LinkedIn o contenuti sponsorizzati che vengono attivati automaticamente in base ai comportamenti del lead. 

Per esempio, un lead che scarica una guida potrebbe ricevere dopo qualche giorno un follow-up con un caso studio correlato, seguito da un invito a un webinar. Questo tipo di approccio consente di mantenere la relazione viva e pertinente, senza richiedere un intervento manuale continuo.

5. Integrare LinkedIn e Email Marketing

Nel contesto B2B, due canali si rivelano particolarmente efficaci nel processo di nurturing: LinkedIn e l’email marketing

LinkedIn consente di entrare in contatto diretto con i decisori aziendali, attraverso messaggi personalizzati, contenuti mirati e strumenti avanzati come il Sales Navigator e le LinkedIn Ads. Questi strumenti permettono di rafforzare la presenza del brand nelle fasi intermedie del funnel.

L’email marketing, dal canto suo, è ideale per mantenere il dialogo nel tempo, offrendo contenuti utili e pertinenti. Perché funzioni davvero, è essenziale lavorare su un database profilato, aggiornato e in linea con il profilo del cliente ideale.

6. Allineare marketing e vendite

Il successo di una strategia di lead nurturing dipende anche dall’allineamento tra marketing e vendite

È fondamentale che i due reparti condividano criteri chiari di qualificazione dei lead e collaborino nel passaggio da MQL a SQL. Questo consente al team commerciale di ricevere contatti più pronti all’interazione, ottimizzando i tempi e aumentando le probabilità di chiusura. La sinergia tra i due team è essenziale per assicurare una gestione fluida e coerente del funnel.

7. Monitorare e ottimizzare le performance

Ogni strategia efficace prevede una fase di monitoraggio e ottimizzazione. Analizzare i dati consente di capire cosa funziona e cosa no, e di intervenire tempestivamente. Indicatori come il tasso di apertura delle email, il numero di lead che avanzano nel funnel, il tempo medio di conversione o il costo per acquisizione forniscono indicazioni preziose per migliorare le performance. L’approccio deve essere iterativo, con l’obiettivo di affinare continuamente contenuti, tempi e modalità di contatto.

In conclusione il lead nurturing è un processo strategico che, se ben progettato e implementato, permette di costruire relazioni solide e profittevoli con i propri potenziali clienti.

In Zoo Agency siamo specializzati nella Lead Generation B2B e aiutiamo le aziende a sviluppare relazioni concrete con i decisori giusti, attraverso strategie basate su LinkedIn, email marketing e campagne multicanale integrate.

Partiamo da database altamente profilati e costantemente aggiornati, per coinvolgere i lead più rilevanti e nutrirli con contenuti personalizzati fino a portarli a una call con il tuo team.

Grazie alla nostra esperienza verticale nel B2B, costruiamo funnel di vendita su misura, capaci di trasformare ogni contatto in un’opportunità concreta.

Contattaci oggi per scoprire come possiamo aiutarti a strutturare un piano di lead nurturing efficace e a far crescere la tua rete commerciale in modo misurabile e sostenibile.

L’89,6% dei marketers B2B usa LinkedIn per la lead generation, il 71,3% ottiene risultati

Inizia ora a generare clienti su LinkedIn anche tu:

Giovanni Saladino

Applico Strategie di Lead Generation B2B 365 giorni l’anno | Ceo di Zoo > Agenzia di Acquisizione B2B con Garanzia contrattuale sui Risultati | Outbound Specialist | Consulente Linkedin | Talent Acquisition Specialist

Condividi su:

Rimani sempre aggiornato!

Potrebbero interessarti anche

Vuoi saperne di più?

Scopri come il servizio di Sales Navigator di Zoo Agency può portare il tuo business a nuovi livelli di crescita.